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EDURISK propone da anni progetti di educazione al rischio nelle scuole, per promuovere conoscenza, consapevolezza e attivare iniziative di prevenzione e riduzione del rischio

I terremoti, le eruzioni vulcaniche ed altri eventi naturali possono essere molto pericolosi per l’uomo, ma che diventino un rischio dipende in buona parte da noi, da come il territorio è vissuto e modificato dall’uomo, dalle scelte che facciamo ogni giorno.

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EDURISK propone da anni progetti di educazione al rischio nelle scuole, per promuovere conoscenza, consapevolezza e attivare iniziative di prevenzione e riduzione del rischio

I terremoti, le eruzioni vulcaniche ed altri eventi naturali possono essere molto pericolosi per l’uomo, ma che diventino un rischio dipende in buona parte da noi, da come il territorio è vissuto e modificato dall’uomo, dalle scelte che facciamo ogni giorno.

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I terremoti, le eruzioni vulcaniche ed altri eventi naturali possono essere molto pericolosi per l’uomo, ma che diventino un rischio dipende in buona parte da noi, da come il territorio è vissuto e modificato dall’uomo, dalle scelte che facciamo ogni giorno.

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Le foto del giorno

Terremoto dell’Aquilano del 6 aprile 2009

La chiesa un anno dopo; progetto "Aleotti"

Località:
Regione: Abruzzo
Fonte: Archivio EDURISK - progetto "Aleotti"

Terremoto della settimana

“Questo giorno [4 ottobre], che resterà incancellabile nel nostro cuore, si annunziò alla mattina con cielo sereno ed aria queta [...]. Erano le ore 5.55. Fu imponente quel rombo lunghissimo vibrato, che primo si sentì, che chiuse le imposte ed altre n’aperse, e che si annunziò come carro pesante che passa su i tetti. Fu questo che diede tempo di salvare la vita a moltissimi, pria che quel grido unanime d’angoscia da tutti uscisse: Il Terremoto. Fu ben felice chi poté guadagnare un vano di porta, od arco, o strada; e molti, che uscirono, non tutti scansarono la morte, l’incontrarono. […] I muri più forti scossi barcollavano, altri cadevano, altri si fessero da dare adito ad individui, la qual cosa, se non quì, accadde in altri paesi, come Celico, Mangone ec., altri invece lì quasi per congiungersi come in una strada di tre metri circa di larghezza. […] Caddero sedie, e specchi, e quadri infranti a varii pezzi […]”.