11 giugno 1695, Bagnoregio

Il 7 e l’8 giugno 1695 nel territorio compreso tra Viterbo e Orvieto furono avvertite alcune scosse di terremoto abbastanza forti da impaurire la popolazione. Dopo un giorno di intervallo, le scosse ricominciarono nella notte tra il 10 e l’11 giugno con tale violenza che a Bagnoregio e Montefiascone molte persone abbandonarono le case. Seguirono scosse più deboli fino alle 3 del mattino dell’11 giugno, quando due violentissime scosse succedutesi in un quarto d’ora fecero crollare buona parte degli edifici di Civita di Bagnoregio, Lubriano e Celleno. Danni diffusi e abbastanza gravi si estesero alle località vicine e fino a Orvieto mentre danni più lievi si ebbero a Bolsena, Montefiascone e nell’area a ovest del lago di Bolsena. A Viterbo e ad Amelia (PG) il terremoto causò panico ma non danni. Benché le scosse sentite dopo il tramonto del 10 giugno avessero indotto molte persone a pernottare all’aperto, ci furono circa 200 morti, di cui una trentina nella sola Bagnoregio. Dopo l’alba dell’11 giugno furono sentite nuove scosse piuttosto forti scosse.

Dati e mappe interrogabili: Database Macrosismico Italiano DBMI15