Il terremoto, di moderata entità, colpì il capolugo siciliano e alcuni comuni limitrofi. La città di Palermo fu la località più colpita, in particolare il centro storico, antico e degradato: quasi tutti gli edifici di vecchia costruzione riportarono lesioni più o meno gravi, vi furono crolli parziali, alcuni fabbricati dovettero essere puntellati, varie abitazioni sgomberate. Gli edifici più recenti invece subirono in generale danni molto più lievi. Danni gravi e diffusi si ebbero anche nei comuni di Ficarazzi, Misilmeri, Piana degli Albanesi, Villabate, dove molti edifici risultarono inagibili; danni più leggeri si ebbero fino a Corleone, Cefalù e Termini Imerese. La scossa fu sensibile in tutta la Sicilia occidentale, da Trapani a Mazara del Vallo e a Sciacca; in modo appena percettibile fu avvertita anche ad Agrigento e a Messina.A Palermo vi furono una vittima e una cinquantina di feriti. Una forte replica si verificò il 27 febbraio 1940 e causò ulteriori danni a Ficarazzi.
15 gennaio 1940, Golfo di Palermo
