Dal maggio al dicembre 1916 una lunga e importante sequenza sismica interessò la riviera adriatica tra Romagna e Marche settentrionali. L’evento del 16 agosto ne costituisce una delle due scosse principali. La prima, avvenuta il 17 maggio, aveva dato inizio alla sequenza con effetti disastrosi a Rimini e a Cattolica. Un’altra forte scossa, meno violenta di quella di maggio, si era verificata il 16 giugno e aveva causato ulteriori danni.Il terremoto del 16 agosto colpì pertanto un’area già fortemente danneggiata e indebolita, fattore che ne incrementò la portata distruttiva: accentuò i danni causati dalle scosse precedenti e ne causò di nuovi e gravissimi. Una quarantina di località lungo la fascia costiera tra Rimini e Pesaro e nell’entroterra subirono crolli e gravi lesioni negli edifici. Particolarmente colpita fu Riccione, dove molte case, specialmente nella parte alta della cittadina, andarono distrutte. A Rimini la scossa aggravò ulteriormente i già notevoli danni causati dal terremoto del 17 maggio. In un’ottantina di altri centri, compresa Pesaro, molti edifici rimasero seriamente lesionati e divennero inagibili. Danni più lievi furono rilevati in tutta l’area compresa tra Fano, Cesena e Urbino.Il risentimento si estese ad un’area molto vasta dell’Italia centro settentrionale: la scossa fu avvertita fortemente fino a Venezia, verso nord, a Bologna e a Modena verso nord-ovest, ad Ancona, Macerata e Tolentino, verso sud-est, e a Città di Castello verso sud-ovest; fu sensibile fino a Milano e a Genova, nelle città della Toscana settentrionale fino a Livorno, nelle Marche meridionali e in alcune località del Lazio.
16 agosto 1916, Alto Adriatico
![](https://www.edurisk.it/wp-content/uploads/2022/06/CPTI15-DBMI15_19160816_0706_000.jpg)