16 novembre 1894, Calabria meridionale


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Furono colpite la Calabria meridionale e la Sicilia nord-orientale. Gli effetti più gravi si verificarono sul versante nord-occidentale dell’Aspromonte, dove i paesi di San Procopio, Sant’Eufemia d’Aspromonte e Sant’Anna subirono distruzioni e crolli estesi a gran parte degli abitati. In una quindicina di altri centri del Reggino, tra cui Palmi, Bagnara Calabra e Delianuova, ci furono danni gravi: molti edifici riportarono profonde lesioni, crollarono totalmente o in parte, e divennero inagibili. Effetti meno disastrosi, ma comunque significativi, si ebbero in moltissime località della Calabria meridionale fino al Vibonese e alle Serre, e in diversi centri del Messinese. Complessivamente i comuni danneggiati furono 124 in Calabria e una quindicina nella provincia di Messina. La scossa causò danni ingenti anche nelle città di Reggio Calabria e di Messina, dove moltissimi edifici rimasero lesionati, alcuni in modo grave. Danni leggeri furono segnalati in alcune delle isole Eolie.Il terremoto verso nord fu avvertito fortemente, ma senza danni, a Catanzaro e fu sensibile fino alla Basilicata meridionale; in Sicilia fu forte nella provincia di Catania e più leggero in quella di Siracusa e fino a Palermo. Complessivamente morirono un centinaio di persone (di cui circa la metà nella sola San Procopio) e un altro migliaio rimasero ferite. Numerose repliche furono avvertite nei mesi seguenti e per tutto il 1895.”

Dati e mappe interrogabili: Database Macrosismico Italiano DBMI15