Il terremoto del 18 marzo 1624 danneggiò gravemente Argenta; i vicini paesi di Portomaggiore, Bando, Belriguardo, Boccaleone, Filo, San Biagio e Trava risultarono sensibilmente meno danneggiati. Gli effetti distruttivi furono accentuati dalla particolare conformazione del terreno prevalentemente costituito da depositi sabbiosi, che favorì il cedimento delle fondazioni degli edifici. Ad Argenta circa 150-180 case (un quarto del totale) crollarono o furono molto danneggiate; 4 chiese con i relativi campanili e alcuni monasteri subirono crolli delle facciate o lesioni gravi, che resero gli edifici pericolanti e inagibili. A Ferrara caddero alcuni fumaioli; l’area di risentimento si estese a Ravenna, Bologna, Venezia e Reggio Emilia. Numerose scosse furono sentite nei giorni immediatamente successivi. Il numero delle vittime oscillò tra 25 e 50.
18 marzo 1624, Argenta
