All’alba del 26 aprile la Valtiberina fu colpita dalla prima di una serie di scosse di crescente intensità, la maggiore delle quali – circa cinque ore dopo – distrusse quasi completamente Monterchi causando la morte di 23 persone e il ferimento di altre 35. La devastazione si estese alle colline circostanti la valle del Tevere al confine tra Toscana e Umbria. Qui gravi devastazioni si verificarono Petretolo, Citerna, Lippiano, Lugnano, Monte Santa Maria Tiberina e Padonchia. A Sansepolcro circa 200 edifici furono lesionati tanto gravemente da risultare inabitabili. Danni meno gravi si verificarono a Selci, Anghiari, Città di Castello, Umbertide, Montone e San Giustino. L’evento fu avvertito in numerose località umbre, marchigiane, toscane e romagnole e venne seguito da numerose scosse minori che si fecero sentire fino al 9 maggio.
26 aprile 1917, Valtiberina
