26 marzo 1511, Friuli

Nel pomeriggio del giorno 26 marzo, una forte scossa di terremoto fu avvertita in tutta l’Italia nord-orientale, in Slovenia e in Austria. La scossa causò danni gravissimi nel Friuli orientale, andando ad aggiungersi ad una epidemia di peste e alle devastazioni prodotte da una sanguinosa rivolta contadina scoppiata appena un mese prima (la “crudel zobia grassa”). I danni più gravi interessarono in particolare Gemona, Cividale, Osoppo, Venzone e Udine. Danni più moderati si ebbero anche a Trieste e Venezia,e più leggeri ancora in diverse città venete, lombarde, fino a Ferrara e Bologna. Il terremoto fu sensibilissimo in tutta l’Italia Settentrionale, e fu seguito da numerose repliche nei mesi successivi e più sporadicamente negli anni successivi fino al 1516, sia in area friulana che veneta.

Dati e mappe interrogabili: Database Macrosismico Italiano DBMI15