La lunga sequenza sismica dell’Appennino Umbro-Marchigiano, protrattasi per circa un anno, ha avuto inizio il 4 settembre 1997 con una scossa di magnitudo (MD) 4.4, localizzata nella zona di Colfiorito, che ha prodotto danni leggeri in alcune località del comune di Serravalle di Chienti (MC). Dopo alcune repliche minori, il 26 settembre alle ore 0.33 (GMT), nella stessa area, si è verificata una scossa di magnitudo (ML) 5.6, che ha prodotto crolli in diverse località dell’alto Appennino Marchigiano e Umbro, particolarmente in alcune frazioni del comune di Serravalle di Chienti. Alle 9.40 dello stesso giorno si è avuta una nuova scossa di magnitudo (ML) 5.8, localizzata alcuni km a nord-ovest, in direzione di Nocera Umbra; questa scossa ha prodotto gravi danni in diverse località dei comuni di Serravalle di Chienti, Foligno, Nocera Umbra e Fabriano e danni più leggeri in moltissime località delle regioni Umbria e Marche. Fra le migliaia di repliche vanno ricordate quelle dei giorni 12 e 14 ottobre 1997, rispettivamente di magnitudo (ML) 5.1 e (ML) 5.5, con epicentro nell’area di Sellano e Preci; quella del 26 marzo 1998, di magnitudo (MD) 4.7, nell’area compresa fra Nocera Umbra e Gualdo Tadino; quella del 3 aprile 1998, di magnitudo (ML) 4.9. L’area di danneggiamento grave e diffuso si è concentrata soprattutto nelle provincie di Perugia e Macerata nei comuni di Foligno (PG), Nocera Umbra (PG), Sellano (PG), Serravalle di Chienti (MC) e Visso (MC), e si è esteso ad altri comuni vicini: Cerreto di Spoleto (PG), Fiuminata (MC), Monte Cavallo, (MC) Preci (PG) e Valtopina (PG). Danni moderati si sono avuti in moltissime località distribuite in tutto il territorio delle regioni Marche e Umbria, con alcuni isolati episodi esterni a tali aree.
26 settembre 1997, Appennino Umbro-Marchigiano
