27 marzo 1638, Calabria

Violento terremoto nella Calabria centrale. Molti centri fortificati lungo la fascia tirrenica tra Nicotera e Cosenza subirono distruzioni e crolli diffusi, una ventina furono totalmente distrutti, particolarmente nella zona fra Nicastro, Sant’Eufemia e Rogliano, a cavallo tra le province di Catanzaro e Cosenza. Furono gravemente danneggiate anche le città di Catanzaro e, soprattutto, Cosenza, dove centinaia di case crollarono o divennero inagibili.Le vittime furono diverse migliaia. Danni minori furono riscontrati fino a Maratea, a nord, e a Messina, verso sud. La scossa fu avvertita leggermente fino a Napoli e a Taranto.L’8 giugno dello stesso anno un nuovo fortissimo terremoto colpì il versante ionico della regione, in particolare il crotonese. Diverse località nell’area del Marchesato e sul versante orientale della Sila subirono crolli e gravi distruzioni. Catanzaro, già fortemente danneggiata dal terremoto di marzo, fu semidistrutta e interi palazzi crollarono completamente. Danni molto gravi anche a Crotone. A Cosenza e nei centri della Valle del Crati già duramente colpiti dal terremoto precedente ci furono ulteriori danni e crolli.

Dati e mappe interrogabili: Database Macrosismico Italiano DBMI15