3 dicembre 1315, Italia centrale

Un violento terremoto, seguito da forti repliche per circa un mese, colpì L’Aquila e il suo contado. Nella città, all’epoca il più importante centro politico e culturale dell’Abruzzo Ultra, situato in posizione strategica presso il confine tra il Regno di Napoli e lo Stato della Chiesa, i danni furono gravissimi: molti edifici crollarono e la cattedrale fu distrutta e dovette essere ricostruita. La popolazione terrorizzata si rifugiò nelle campagne circostanti, dimorando in alloggi di fortuna per diverse settimane. Si ritiene che i danni più gravi si siano verificati in circa 70 castelli e borghi fortificati sparsi nel territorio sotto il controllo amministrativo dell’Aquila, anche se la documentazione storica a riguardo è molto scarsa.

Dati e mappe interrogabili: Database Macrosismico Italiano DBMI15