30 luglio 1627, Gargano

Tra luglio e settembre 1627 la costa pugliese settentrionale fu interessata da una sequenza sismica che raggiunse il suo culmine nella tarda mattinata del 30 luglio, quando due fortissime scosse avvenute nell’arco di un quarto d’ora circa causarono gravissimi danni e moltissime vittime (forse alcune migliaia) in varie località alle pendici del Gargano. Apricena, Lesina, San Paolo di Civitate, San Severo, Serracapriola e Torremaggiore furono quasi distrutte e in seguito vennero per questo esentate dal pagamento delle tasse per 10 anni. Le località costiere tra Manfredonia e Termoli subivano danni relativamente minori. Le scosse del 30 luglio furono avvertite dalle isole Tremiti fino a Napoli e causarono anche frane, fenditure nel terreno, variazioni nel livello delle acque dolci e in alcuni punti della costa anche onde marine anomale. Tra le repliche successive furono particolarmente violente quelle del 7 agosto e del 6 settembre 1627.

Dati e mappe interrogabili: Database Macrosismico Italiano DBMI15