4 aprile 1781, Faentino

Particolarmente violento fu il terremoto che colpì l’area faentino-forlivese il 4 aprile 1781, avvertito in un’area molto vasta, dalle Marche al Friuli. Alcuni piccoli centri nei dintorni di Brisighella furono quasi completamente distrutti e numerose località del Faentino subirono danni molto gravi. Ci furono più di venti vittime. L’evento del 4 aprile fu seguito da numerose repliche fino al maggio seguente. Seguì un intervallo di circa un mese, dopo il quale le repliche ripresero in luglio, culminando il 17 luglio 1781 con una scossa che produsse nuovi danni in alcuni piccoli centri della parte di pianura fra Faenza e Forlì. A Corleto e Scaldino crollarono delle case e una ventina di altre località, tra cui Imola e Ravenna, subì danni. Gli effetti di questa scossa (meno violenta di quella del 4 aprile) furono accentuati dallo stato di progressivo indebolimento degli edifici, duramente provati dalla scossa del 4 aprile e dalle numerose repliche che l’avevano seguita. Altre scosse leggere seguirono nei mesi successsivi. A Faenza i danni (causati soprattutto dalla scossa del 4 aprile) furono nel complesso piuttosto gravi. A Forlì furono invece lievi, mentre più rilevanti furono i danni prodotti dall’evento del 17 luglio.

Dati e mappe interrogabili: Database Macrosismico Italiano DBMI15