I terremoti, soprattutto quelli più forti, lasciano sempre tracce che possono essere permanenti e riconoscibli (qualche volta), e possono sopravvivere per molto tempo.
Riconoscere le tracce di terremoti del passato nel proprio territorio è possibile: si tratta semplicemente di guardarsi bene intorno. Ed è molto importante farlo, per non dimenticare un carattere del proprio territorio con cui bisogna fare i conti.
Le tracce possibili appartengono a tre categorie principali: tracce geologiche (cambiamenti nella morfologia, faglie), tracce nell’ambiente costruito e tracce culturali. Questa sezione del web EDURISK si occuperà solo delle ultime due, censendo e documentando le tracce di terremoti del passato riconoscibili nell’ambiente in cui viviamo (insediamenti abbandonati, tracce di ricostruzioni o riparazioni) o nelle diverse forme che assume il fare memoria nelle culture locali, a partire dalle “scritte sui muri”: epigrafi, lapidi, iscrizioni, che hanno l’intento esplicito di conservare memoria di un evento importante per la comunità.
A partire da questi elementi la sezione “tracce” si arricchirà progressivamente di altre testimonianze: materiali iconografici, tradizioni locali riferite a terremoti, memorie conservate in varie forme.
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